Italiani a Ground Zero

Rita Gioia (53) da L’Aquila e’ in vacanza con il marito e una coppia di amici a New York per la prima volta e ha scelto di ricordare l’11 settembre a Ground Zero.

“Ci e’ sembrato doveroso venire qui”, spiega Rita frastornata dalle emozioni, il caos e il circo mediatico. “La cosa piu’ impressionante e’ il senso di vuoto, c’e’ troppo cielo“, commenta un gruppo di ragazze toscane.

Sia Rita che il marito ricordano ancora l’incredulita’ di 7 anni fa davanti alla TV. “Non ci si rendeva conto, sembrava quasi un cartone animato, con gli avvenimenti cosi’ in diretta”.

Diversi New Yorkesi venuti a rendere omaggio alle vittime degli attacchi terroristici percepiscono una carenza di partecipazione all’evento questo anno. Anche Matteo da Bergamo nota soprattutto una gran folla di curiosi. “Forse perche’ le aree a cui abbiamo accesso sono quelle riservate ai turisti”, scherza. “Da parte degli americani ci sara’ anche una voglia di rimozione”, osserva Rita.

Per la prima volta le celebrazioni sono circondate da imponenti misure di sicurezza per la presenza nel pomeriggio di Barack Obama e John McCain. In serata i due leaders parteciperanno al loro primo dibattito ufficiale come candidati alla Columbia University.

“A noi piace il candidato democratico, ma parlando dell’America niente e’ cosi’ netto come potrebbe sembrare”, continua Rita. “Non sappiamo se ce la fara’, se gli Americani sono pronti”.

In Italia la campagna elettorale americana e’ molto seguita in ogni suo aspetto. “Obama e’ percepito come un divo in Italia, si sottolinea il suo modo di vestire, un pochino largo ma non baggy”, conclude Rita ironica.

Come in altre occasioni, il bel paese si nutre di dettagli modalioli.